Incontri con le voci dell’archeologia: alimentazione nell’Etruria romana
Giovedì 9 novembre alle ore 16 presso l’Aula Magna della Fondazione Polo Universitario Grossetano in via Ginori, 43 si terrà una nuova conferenza del progetto “Incontri con le voci dell’archeologia”, nato dalla collaborazione tra la Fondazione Polo Universitario Grossetano, il Dipartimento di Scienze Storiche e dei Beni Culturali dell’Università di Siena e l’Associazione Archeologica Maremmana allo scopo di divulgare i risultati delle ricerche svolte sul territorio.
Il titolo è “Archeologia e storia dell’alimentazione nell’Etruria romana”, ne parlerà il ricercatore Fabio Manfredelli, che ha approfondito lo studio delle caratteristiche morfologiche e degli aspetti funzionali della ceramica da cucina di epoca romana, l’archeologia dell’alimentazione e delle pratiche culinarie, nonchè lo studio dei sistemi di approvvigionamento alimentare e dello sfruttamento delle risorse animali, sempre in età romana.
“Durante le campagne di scavo condotte tra il 2012 e il 2019 alla Villa Romana di San Marco all’Isola d’Elba, sono stati rinvenuti tre ambienti connessi alla preparazione del cibo (culinae)” – spiega Manfredelli – “Alla Fondazione Polo Universitario Grossetano verranno presentati i risultati della ricerca condotta sui consumi e sulle abitudini alimentari, basata sullo studio delle evidenze stratigrafiche e strutturali, sull’analisi del repertorio ceramico da cucina, la cui datazione è compresa tra il II secolo a.C. e il I secolo d.C., nonché sulle evidenze bioarcheologiche, in particolare resti faunistici. Attraverso una metodologia di ricerca multidisciplinare consistente nell’associazione delle caratteristiche morfotipologiche e degli aspetti funzionali del repertorio ceramico da cucina congiuntamente all’analisi del repertorio faunistico, nonché attraverso la disamina delle principali fonti letterarie ed iconografiche sull’alimentazione romana, lo studio si propone di ricostruire le pratiche alimentari e di delineare l’organizzazione sociale e l’uso degli spazi domestici da cucina all’interno del contesto della villa tra il tardo periodo repubblicano e la prima età imperiale.”