Comunicato riguardo al progetto “Networking Hub”
Il progetto Networking Hub, finanziato dalla Regione Toscana – terzo settore contributi in ambito sociale 2023, intende concretizzare il ruolo di HUB (o POLO), che già è riconosciuto alla Fondazione Polo Universitario Grossetano dalla comunità, per attivare degli interventi di capacity building, rafforzamento delle reti associative e implementazione dei servizi di supporto al Terzo settore.
In questo modo si intende rafforzare anche la partecipazione dei giovani e promuovere un’educazione inclusiva, fornendo strumenti utili a superare i fenomeni di povertà culturale e di marginalizzazione intellettiva ed intellettuale.
L’obiettivo principale è la creazione di strumenti di sostegno alla comunità locale mediante il rafforzamento degli Enti del Terzo Settore e l’avvicinamento dei giovani ai percorsi formativi e lavorativi della comunità locale mediante azioni concrete di analisi ed accompagnamento.
La Fondazione Polo Universitario Grossetano è un player fondamentale nella rete dei servizi territoriali per la cultura che agisce nel “presente”, nel segmento “scuola-lavoro” mettendo pienamente a valore le specifiche competenze e le sensibilità dei giovani nei processi che generano nuova ricchezza. Questa operazione antropologica è ancora troppo debole nel sistema produttivo italiano ed è, a nostro avviso, prioritaria rispetto anche agli investimenti in infrastrutture e digitalizzazione previste dal PNRR.
La Fondazione Polo Universitario Grossetano interviene a sostegno del disagio economico e sociale determinato in gran parte dalla “povertà educativa”, sempre più rilevante in un quadro di adolescenti e giovani insoddisfatti della propria vita, con una condizione di scarso benessere psicologico (il livello di salute mentale degli adolescenti è dimezzata percentualmente negli ultimi due anni). Nel quadro della insoddisfazione vanno inseriti anche la vita di relazione sociale (meno frequentazione di amici), lo sport (alto livello di sedentarietà), incremento emergenziale dei NEET e degli ELET (abbandono scolastico), questi due fenomeni posizionano l’Italia al primo posto nell’Unione Europea con delle percentuali allarmanti.
Questa “trappola sociale” riguarda prioritariamente i giovani e le donne; la cui situazione difficile si è ulteriormente acutizzata con la pandemia.
Per questo si prevede di attivare le seguenti azioni:
- Creazione e attivazione di una rete (formale e informale) degli Enti del Terzo Settore a livello locale, per condividere esperienze, conoscenze, progettazioni, in una dinamica funzionale di sostegno reciproco e problem solving.
- Attivazione di percorsi formativi/seminari/eventi di approfondimento delle tematiche (giuridiche, amministrative, finanziarie, settoriali, ecc.) di interesse degli Enti del Terzo Settore. I percorsi saranno organizzati in funzione dei fabbisogni espressi dagli attori territoriali.
- Inserimento lavorativo per i giovani, mediante percorsi pratici di tirocinio/stage.