Giornata di studio: La cessione delle imprese agricole e dei fondi rustici.
“La cessione delle imprese agricole e dei fondi rustici. Differenze ed implicazioni di carettere tecnico – giuridico”: questo il titolo della giornata di studio che si terrà venerdì 27 settembre alle ore 15, organizzata dalla prestigiosa Accademia dei Georgofili in collaborazione con la Fondazione Polo Universitario Grossetano.
L’evento è patrocinato da: Collegio Notarile di Grosseto, Collegio dei Geometri e Geometri Laureati di Grosseto, Collegio dei Periti Agrari e Periti Agrari Laureati di Grosseto, Ordine degli Architetti PPC della provincia di Grosseto, Ordine degli Avvocati di Grosseto, Ordine dei Dottori Commercialisti ed esperti contabili, Ordine dei Dottori Agronomi e dei Dottori Forestali e dall’Ordine degli Ingegneri della provincia di Grosseto.
Il convegno vede la partecipazione di Amedeo Alpi, Presidente della Sezione Centro Ovest dell’Accademia dei Georgofili e di Sonia Carmignani, professore ordinario dell’Università di Siena, di Silvio Menghini professore ordinario dell’Università di Firenze, del Notaio Pietro Coppini ricercatore presso l’Università di Pavia e di Marco Magrini commercialista.
Coordina Domenico Saraceno, dottore agronomo, che introduce così il tema oggetto dell’approfondimento: “Tra i beni che compongono l’azienda agricola può essere ricompreso un terreno agricolo assieme alle attrezzature che ne consentono la coltivazione. Al verificarsi di questa ipotesi, si pone il problema di individuare se si tratti effettivamente di azienda agricola o di fondo rustico attrezzato.
In sostanza vi sono due beni, uno principale, ed uno secondario, quest’ultimo legato al primo da un vincolo di accessorietà e strumentalità al fine di garantirne il miglior sfruttamento.
Queste distinzioni si rivelano molto importanti sia nel caso delle compravendite che nel caso della stipulazione di contratti di affitto agrario.
Il trasferimento della proprietà dei fondi agricoli, siano essi piccoli appezzamenti di terreno o intere tenute, è regolato da normative specifiche, spesso molto complesse. Accanto agli aspetti comuni a tutte le compravendite immobiliari occorre tenere conto delle regole peculiari sulla prelazione agraria e sui fabbricati rurali, nonché dell’eventuale presenza di diritti particolari o titoli all’aiuto.
E’ inoltre necessario conoscere le norme che disciplinano le figure del coltivatore diretto e dell’imprenditore agricolo professionale e le attuali regole sui diversi tipi di società agricole, per verificare con precisione la possibilità di godere delle diverse agevolazioni fiscali, dalla piccola proprietà contadina (p.p.c.) al compendio unico.
Tutti questi aspetti sono strettamente connessi tra di loro, ed è necessario tenerne conto già dalla fase della contrattazione preliminare. Dunque, se apparentemente sembrerebbe facilmente intuibile cosa sia un fondo rustico, se si affronta la sua definizione ci si accorge di come si possa facilmente cadere in definizioni parziali se non erronee. Il programma degli interventi previsti nella Giornata di studio intende affrontare la complessità della definizione del concetto di fondo rustico anche in virtù della continua evoluzione dell’attività agricola e della giurisprudenza di settore.
Abbiamo pensato pertanto che una riflessione su questo concetto potesse essere di importante aiuto in questa transizione agricola che passa anche – se non soprattutto – dalla precisa idea di fondo rustico. Le ricadute applicative di tale definizione sono tangibili e numerose e vanno dalle tecniche estimative al rispetto della normativa fiscale.”