L’architettura modernista a Grosseto lo stile Liberty o “Floreale”
Venerdì 7 marzo ore 16:00 in Aula Magna
L’Associazione Archeologica Maremmana, a seguito dell’uscita nelle librerie della propria ultima pubblicazione edita dalla casa editrice Effigi, “La città che diventa città”, ha programmato per il corso del 2025 una conferenza al mese, tenuta da ogni autore del volume, al fine di illustrare nel dettaglio i singoli capitoli che la compongono.
Il terzo appuntamento è per venerdì 7 marzo alle 16,00 nell’Aula Magna del Polo Universitario (via Ginori) con l’Architetto e Storica dell’Arte Vera Giommoni coautrice del volume, la cui conferenza tratterà delle “L’architettura modernista a Grosseto lo stile liberty o “floreale” relativamente alla realizzazione degli edifici, nei primi anni del Novecento, costruiti prevalentemente nel quartiere di Porta Nuova.
La relatrice ha dato un respiro europeo all’estetica modernista, come necessario perché questa corrente artistica, che si sviluppa in tutta Europa tra la fine dell’800 e l’inizio del ‘900, è il frutto di uno stato d’animo diffuso e complesso, cui fanno riferimento tutte le arti nei vari paesi, anche quelle applicate. In Italia sarà noto come stile Liberty o Floreale, per il suo evidente richiamarsi alle forme biologiche e vegetali. La nuova committenza a Grosseto voleva uno stile originale e raffinato, trovandolo in questo linguaggio della “Nuova Era”, che qui ebbe un particolare successo rispetto a molti altri centri toscani. Lo stile si collocò al fianco del diffuso eclettismo del linguaggio accademico (neoclassico, neorinascimentale, neogotico), proprio dell’edilizia pubblica a carattere rappresentativo e fu adottato principalmente nell’edilizia civile privata, ma anche in negozi, alberghi, cinema e caffè e poi si allargò ai quartieri popolari destinati ai lavoratori. Si produsse pertanto un vivace clima culturale aperto alle novità e alle svariate influenze italiane ed europee, dove architetti e ingegneri, di multiforme cultura, dettero vita, nel cuore del centro cittadino e nelle aree di espansione, ad originalissimi palazzi d’aspetto e modi differenti tra loro, adottando tipologie ripetibili nelle nuove zone residenziali.
La conferenza, con la presentazione di immagini fotografiche, cercherà di suscitare curiosità e un rinnovato interesse per la città storica.