Incontri con le voci dell’archeologia: culti e santuari antichi
Giovedì 7 dicembre alle ore 16 presso l’Aula Magna della Fondazione Polo Universitario Grossetano in via Ginori, 43 si terrà l’ultima conferenza del progetto “Incontri con le voci dell’archeologia”, nato dalla collaborazione tra la Fondazione Polo Universitario Grossetano, il Dipartimento di Scienze Storiche e dei Beni Culturali dell’Università di Siena e l’Associazione Archeologica Maremmana allo scopo di divulgare i risultati delle ricerche svolte sul territorio.
L’archeologa Francesca De Pieri, iscritta al Dottorato Nazionale in Heritage Science, curriculum Storia e Archeologia Globale dei Paesaggi, dell’Università degli Studi di Roma La Sapienza, anticipa così i temi che verranno trattati nel suo intervento: “Contrariamente all’Etruria meridionale, dove la presenza di luoghi di culto è ben documentata, nell’Etruria settentrionale tirrenica si assiste ad una situazione completamente differente: qui l’attestazione di edifici sacri è infatti molto rara, e anche qualora questi siano presenti, manca una documentazione diretta che possa suggerire il tipo di culto lì praticato. Qualche notizia giunge dalle città e dai territori di Populonia, Volterra, Roselle e Vulci, mentre allontanandosi da questi centri le notizie sembrerebbero diventare molto più rarefatte. È ampiamente noto, però, che i santuari caratterizzavano fortemente il territorio, sia da un punto di vista strettamente insediativo, che economico e sociale. Lo studio di questo comprensorio, ancora poco indagato sotto il punto di vista della geografia sacra, mostra come in questo areale si siano innescate delle dinamiche differenti nel modo di concepire e vivere il sacro, indissolubilmente legate alla stessa realtà territoriale. Ciò si riflette anche nella scelta delle divinità tutelari, tanto che si può notare a seconda degli areali geografici una forte predilezione per alcuni culti, quali quello di Venere/Afrodite, di Diana/Artemide/Artumes, e altre divinità legate alla sfera della fecondità e della salute.”
La partecipazione è libera e gratuita.